2018. Sara vive e lavora in un Paese del Nord Europa e si sveglia nel suo appartamento non ricordando cosa le sia accaduto la sera prima al party d’addio per uno dei tanti expat che come lei vagano per il mondo. Arriva un messaggio di Marco, che sta partendo.
2007. Anna scambia messaggi da Chicago all’Italia con il padre, che la sostiene. Incontra Sara e la loro amicizia ha alti e bassi.
2005. In una località di mare in Italia arriva da Lione, Pauline per fare un’esperienza di lavoro-vacanza nel bar dei genitori di Sara. Tra le due ragazze nasce una complice amicizia. Alla fine dell’estate Sara parte, ma pochi mesi dopo deve ritornare per la morte del padre.
2016. Tel Aviv, l’expat Enrico, durante le sedute psicoanalitiche, racconta del suo spaesamento tra nostalgia dell’Italia, problemi esistenziali e sentimentali e dell’arrivo di Marco, ospite a casa sua. 2012. Londra, George conosce Sara. I due si sostengono a vicenda e lei aiuta l’amico a incontrare l’uomo della sua vita.
2013. Parigi, un giovane assiste la madre malata. Si lega sentimentalmente a Sara. Viene però a sapere che anche lui probabilmente sarà vittima prima o poi della stessa malattia degenerativa della madre. Lascia andare Sara per la sua strada, perché non vuole condannarla a una vita che non merita.
2019. Molly è seduta davanti al Tea Cosy bar di Sydney, in preda alla disillusione, ai rimpianti e all’odio per l’uomo che l’ha strappata alla sua vita tra i libri a Portsmouth (UK), trascinandola all’altro capo del mondo per poi lasciarla per un’altra. Non crede più nell’amore, ma poi si ricrede assistendo alla dichiarazione di Marco a Sara.
2039. Italia, Sara sa di dover morire a breve e scrive una lettere alla figlia Oceania, che il padre Marco dovrà darle al compimento dei suoi vent’anni; è il suo testamento sentimentale e di vita per la figlia, che si augura potrà andare per il mondo, forte e sicura di sé.
La storia si sviluppa seguendo un ordine non cronologico, in modo che le caselle della narrazione
vadano al loro posto in un continuo rincorrersi dei protagonisti per il mondo. Tale impostazione
dona ritmo alla vicenda, fino alla sua risoluzione nel finale ambientato in un prossimo futuro; un
ritmo letterario carico di situazioni e di sentimenti che si pensa essere adatto alla trasposizione
cinematografica. Il fenomeno degli expat è in continuo divenire ed è in grado di suscitare interesse
presso un ampio pubblico, perché queste storie non raccontano solo dei giovani che vanno per il
mondo inseguendo le proprie aspettative, ma anche di chi resta, come i genitori, in trepida speranza per le
vite dei figli ancora tutte da costruire.