L’ispettore Iannacci è un uomo di mezza età che ormai ha raggiunto il cinismo e il fare distaccato di chi non ha più nulla di cui stupirsi.
Verrà catapultato in un’indagine su una serie di omicidi il cui unico legame sembra l’appartenenza a un vecchio gruppo pop degli anni ’90.
Tra personaggi tanto macchiettantistici quanto, a ben pensarci, assolutamente realistici, l’Ispettore dovrà fare da traino alla nuova generazione di poliziotti che lo rispettano quasi con riverenza, ma che lo considerano anche il reperto vivente di un'epoca finita, e contemporaneamente smascherare il mandante degli omicidi.
Il romanzo per quanto esile in foliazione è uno specchio per la società bigotta e una denuncia verso chi si eleva oltre la morale come giudice delle vite altrui, vite che magari neanche conosce realmente. È un gioco di maschere che cadono e rivelano la vera natura dell’uomo che è alla mercè della vita e di chi si trova sulla sua strada.