Questa storia è scritta dalla luna e racconta le vicende di Epora, una tranquilla cittadina di campagna, dove diversi personaggi vivono nella più completa monotonia: una barista, un messo comunale, un prete, una hacker, un pensionato con il suo fedele cane, un personaggio senza nome, uno scolaro e il fabbro del paese. Il libro di madre luna è stato curato da uno dei suoi figli, Barnabo il Girovago e racconta che durante una notte di luna rossa, gli umani scoprono che il tranquillo comune in cui sono sempre vissuti nasconde un segreto: da secoli tra di loro vivono ben mimetizzati degli esseri sovrannaturali. Il plenilunio rosso per le creature del folclore è un'occasione per fare festa, mentre i mortali vengono ipnotizzati dalla luce dell'astro. Ma questa volta non va così e gli otto personaggi vivranno una bizzarra notte di avventure, una fiaba oscura in cui scopriranno non solo loro stessi, ma soprattutto che le leggende sono vere. Dopo gli eventi, i protagonisti avranno affrontato le proprie paure e trovato la propria strada.
Iniziamo col dire che il target di riferimento è molto vasto, come ha dimostrato il pubblico dei lettori; dallo young all’audult, fino ad arrivare anche al pubblico in fascia 50-70. Il realismo magico permette di inserire elementi magici maturi, strabilianti per la stramberia, più che per l’effetto visivo, cosa che aiuta anche chi non è pratico del fantastico a godere della storia. La regia sarebbe a basso costo e non richiederebbe grande supporto di effetti speciali, solo una buona costumistica e make up per alcuni personaggi. Un storia fresca, di genere raro per l’Italia, che permette di valorizzare il territorio, mostrando le bellezze del paese scelto e dei luoghi circostanti. Altro vantaggio è la scenografia concentrata in una o due location, tranquillamente raggiungibili su territorio piemontese, come ad esempio la zona del Lago Sirio, visto che non viene mai specificato dove sia Epora, solo cosa ci sia nel paese e nelle zone limitrofe.