Torino, 2008. Mentre al Museo del Cinema è in corso la Nuit blanche del Cinema francese, l’attrice musa della Nouvelle Vague, Sophie Alma, viene assassinata in un albergo del centro città. Il pm incaricato delle indagini, il trentaseienne Erasmo Mancini, è coadiuvato dal commissario Mauro Ferrando, suo ex compagno di università.
Mancini ha casualmente incrociato la vittima nella Mole Antonelliana, durante la serata di gala dedicata agli ottanta anni del regista Leclercq, ex marito di Sophie e “grande vecchio” del cinema francese.
I testimoni degli ultimi momenti dell’attrice sono Leclercq con l’attuale moglie; il marito di Sophie Alma e il suo amante, cantante di grido negli anni Sessanta e infine, un famoso critico cinematografico: tutti potrebbero avere un movente, e nessuno ha un vero alibi.
L’indagine è difficile perché Mancini è costretto a procedere sotto i riflettori dei media internazionali, sollecitati dalle potenzialità scandalisiche di un femminicidio nel mondo dello spettacolo. Le cose si complicano ulteriormente quando Leclercq decide di confessare il delitto; il pm è scettico perché sospetta una “recita”, un’ultima performance artistica prima dell’oblio; ma la stampa sobilla l’opinione pubblica e il caso diventa anche politico, a causa dei trascorsi del regista.
L’indagine gira a vuoto, finché Mancini e Ferrando non decidono di scavare nel passato della vittima, nata a Stoccolma e giunta, giovanissima fotomodella, a Parigi: nella Ville Lumière fu scoperta proprio da Leclerq.
"Torino Nouvelle Vague" è il secondo romanzo di una serie che vede protagonisti il pm Erasmo Mancini, il commissario Mauro Ferrando, la studentessa Marina Cattani e la squadra di polizia giudiziaria; uscirà un terzo romanzo.
Nel cuore del romanzo c’è proprio il Cinema. Il protagonista si trova più volte a visionare pellicole del regista Leclercq (in realtà film di J.L. Godard): è intenzionato a farsi un’idea della personalità della vittima e del possibile assassino, e i film che i due hanno girato gli offrono l'opportunità di vedere l'attrice ancora in vita e di comprendere meglio la psicologia del regista, attraverso il suo lavoro creativo.
Il lettore (lo spettatore) si trova di fronte non soltanto a un romanzo poliziesco, con tutte le caratteristiche del genere (colpi di scena, false piste, indizi disseminati ovunque, smascheramento del colpevole, etc.), ma anche alla ricostruzione di un’atmosfera, suoni e immagini degli anni Sessanta e oltre, che hanno rappresentato un tassello importantissimo della storia del cinema francese.
Alla trama principale è intrecciata una sottotrama romantica che prosegue dal romanzo precedente, incentrata sulla relazione tra il pm Mancini e la ventenne Marina Cattani, studentessa universitaria di lingue e traduttrice simultanea alla Nuit Blanche, che può coinvolgere quella parte di pubblico più interessata alle storie sentimentali, seppure sullo sfondo di un giallo deduttivo classico.
Come target specifico la storia è rivolta a un pubblico adulto generalista; come audience di riferimento, oltre agli appassionati di giallo d’indagine, anche con risvolti romantici, ci sono naturalmente i cultori del cinema d’autore.
Per l’ambientazione in luoghi simbolo della città, o in esterni “d’atmosfera”, il romanzo è anche una dichiarazione d’amore alla città di Torino.