Ci troviamo in un futuro devastato, dove il regno minerale dei Cristalli ha preso il sopravvento e gli uomini sono ridotti in schiavitù nelle Saline. Il regno vegetale della Regione dell’Acqua Dolce si espande, mentre la minaccia del Vulcano incombe, quasi fosse un dio ancestrale. Salis, la protagonista, è schiava nella salina, dove tutti, anche i bambini, devono raccogliere il sale che occorre alla sopravvivenza dei Cristalli. Se non obbediscono, le guardie, i braghe molli, li puniscono costringendoli a rasarsi i capelli per umiliarli, ma non Salis. Lei ha qualcosa di speciale, i suoi capelli sono strani, se li tagli ricrescono subito, si animano sulla testa, quasi fosse Medusa. Lei è una creatura della Luna, che la guarda e la tormenta con i suoi canti, chiedendole di riportare l’Equilibrio tra i Regni. Salis comprende che deve cavarsela da sola per raggiungere il Vulcano alla ricerca del padre, forse ancora vivo. Per farlo deve fuggire e attraversare regioni insidiose. Incontrerà altre comunità di uomini che non si fideranno di lei, nemici e nuovi amici, finché scoprirà come sconfiggere il Cristallo Maggiore, il più potente fra tutti. Questa storia sembra prendere le fondamenta da una mitologia ancora sconosciuta, in cui convivono registri diversi, dalla scienza al soprannaturale, dalla magia agli elementi della natura. Una storia raffinata e potente dedicata ai ragazzi e alle loro speranze.

Saline, laghi profondi, vegetazioni inquietanti, una luna misteriosa, sono scenari immaginifici e reali allo stesso tempo e rappresentano lo sfondo perfetto per la coraggiosa fuga verso la libertà della protagonista. Salis è un’adolescente che va oltre, si spinge fin dove non dovrebbe, se ascoltasse la ragione anziché il cuore.
Il mondo di Salis suggerisce riflessioni e invoglia a non arrendersi mai, a essere audaci, perché da qualche parte esiste la speranza. È un compito arduo il suo, respiriamo la sua stessa paura quando deve combattere la natura ostile, deformata dopo le catastrofi ambientali. Per lei, riportare l’Equilibrio nei Regni è un onere immenso, ma non lo rifiuta.
La trama, fin dalle prime battute, genera la necessità di seguire la protagonista per vedere dove riuscirà ad arrivare. Gli ultimi anni ci hanno spinto velocemente verso il futuro, non senza ansie e disorientamenti. Squilibri ben rappresentati metaforicamente e visivamente nella natura mostruosa rappresentata nel romanzo.
Gli altri giovani protagonisti si trovano in una fase di metamorfosi, posseggono l’allele delle luna, ma non sanno ancora chi sono, ma è giunto il momento di scoprire come dare inizio al cambiamento. Il tema trattato può quindi essere di ispirazione motivazionale per il pubblico di riferimento. Il finale non è chiuso e si apre alla speranza.
Il target di riferimento è il pubblico giovane, attento alle questioni ambientali, in cerca d’identità e sopratutto di un proprio equilibrio, nella natura fragile e devastata, amante di storie fantastiche, allenato alla fantascienza e al soprannaturale.
Questa storia è stata declinata in diversi modi, da app interattiva (vincitore del Premio
Andersen) a opera cantata teatrale, fino a diventare questo romanzo.

Ambientazione - Tempo e luogo

Il romanzo è ambientato in un futuro distopico, la natura è stata distrutta da un cataclisma ambientale e ora è squilibrata, come fosse impazzita. Tra resti di civiltà e natura inquietante, i minerali hanno preso il sopravvento sull’acqua dolce e sulla vegetazione. Gli uomini sopravvissuti vivono in piccole comunità isolate. Anche se si parla di futuro, non troviamo tecnologie a raccontare le scene, anzi è un mondo primitivo e ancestrale, perché è la natura a prendere il predomino su tutto.  L’utopia di un ambiente perfetto e incontaminato si è trasformato in una distopia in cui il potere dei regni ha preso il sopravvento sull’uomo, che non possiede più il primato di un tempo.

Nelle immense Saline crescono accecanti montagne di sale accumulate dagli schiavi. Vivono in baracche umili, senza intimità. Alla luce della luna, di notte, risplende il chiarore del sale.
Il regno vegetale è caratterizzato da una vegetazione selvaggia, di valli lussureggianti e boschi insidiosi, come se ne possono trovare nelle Terre ballerine vicino a Ivrea, con il suolo instabile in cui si fa fatica camminare, ammorbidito dall’acqua dei laghi. Il Vulcano, ambientazione brulla, primordiale, panorama roccioso, contraddistinto dalla sciara, come quello dell’Etna.
La grotta del Cristallo Maggiore dopo uno stretto cunicolo nel cuore della terra si allarga, sibili e scricchiolii. Lì un agglomerato di prismi e cristalli si muove, ansimando. È una creatura senza coscienza, minacciosa e inquietante.

Biografia

Daniela Morelli è nata a Varese nel 1949. Formatasi alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di
Milano è attrice, sceneggiatrice e scrittrice. I suoi testi per il teatro sono stati rappresentati in Italia, Londra e New York. Ha scritto sceneggiati radiofonici e per la tv prodotti da RSI e Rai. Librettista di opera, vince con la regista Santambrogio il terzo premio Dimitri Mitropolus 2003 per Sogno di una notte di mezza estate; con Il bambino di Itaca, tratto dall’omonimo romanzo, il terzo premio Siae 2018 e con la medesima opera è anche finalista al premio internazionale Yamawards 2020.
Giornalista pubblicista per i femminili Mondadori, approda alla narrativa per ragazzi nel 2008. I suoi romanzi storici sono pubblicati in Junior Oscar, Vortici Piemme e Giunti.

Vince il Premio Castello per I ragazzi delle barricate, Mondarori-Oscar Junior, 2011; il terzo premio Minerva per La porta della libertà, Mondadori-Oscar Junior, 2014; il Premio Andersen 2016 per il miglior progetto multimediale, insieme a Paolo d’Altan e Laura Rota per Salis, eroina di un mondo distopico

Ama le commistioni di genere e discipline.

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Ultimo aggiornamento: 23 Maggio 2023