Michele torna a casa per l’estate dopo tre anni trascorsi da studente fuori sede nel Nord Italia, ma l’estate sulle colline toscane è noiosa e solitaria. Del suo vecchio gruppo d’amici nessuno si fa vedere in giro, c’è chi è già partito e chi lavora. La sua ragazza, Chiara, è lontana per uno stage e il loro rapporto nonostante duri da anni è pieno d’incertezze. Resisterà la loro storia alla distanza che li separa? Una mattina, per distrarsi dai pensieri che lo assillano Michele decide di andare a camminare in campagna con il suo cane Ulisse. Vagando per ore sotto un fulgido sole i due si imbattono in una casa isolata tra i colli. Dal sentiero Michele intravede una ragazza che gioca in piscina con due bambini. Alla vista dell’acqua Ulisse si precipita a tuffarsi, scatenando le risate dei tre bagnanti e l’imbarazzo di Michele, che però, grazie alla buffa intrusione, riesce a presentarsi a Léa, coetanea italo-francese in vacanza con la famiglia. Eccolo dunque Michele, catapultato quasi senza accorgersene, in un pomeriggio diverso da tutti gli altri. L’ora di cena è vicina, il gruppo si è allargato ai genitori di Léa, lo zio, i cugini, una coppia di amici storici che si rallegrano con chiacchiere e molto vino, mentre all’improvviso sull’altro versante del monte avanza un incendio probabilmente doloso, alimentato dall’ultimo scirocco della stagione. La minaccia incombente metterà in moto meccanismi inaspettati per una cena di fine estate: litigi, attrazioni e paure. Un racconto allegro e malinconico che indaga i dubbi tipici dei vent’anni e i guinzagli, che da subito ci tengono legati nelle relazioni.
Il romanzo si presta a un adattamento cinematografico sia perché ricco di dialoghi estrosi e suggestivi, che spesso colorano le notti di mezza estate, quelle in cui tutto è possibile, sia per la bellezza dell’ambientazione. La scelta narrativa di racchiudere il racconto in 24 ore e in un unico luogo facilita notevolmente l’immaginazione cinematografica. Il racconto, scritto in prima persona, scandaglia i pensieri di un ventenne, che si imbatte nel mondo degli adulti: il pubblico di riferimento potrebbe includere ragazzi e ragazze tra 18 e i 26 anni, ma anche i loro genitori, che attraverso il racconto possono godere del ricordo dei propri 20 anni e confrontarsi con la gioventù odierna. Il target è dunque universale o comunque include le fasce d’età dei personaggi raccontati: genitori e figli.
Fondamentale per la formazione dello scrittore sono stati i romanzi e le poesie di Pavese. La scelta di ambientare il romanzo interamente tra i colli è stata ispirata dal Diavolo sulle colline, La luna e i falò e Paesi tuoi.