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19 Febbraio 2025

La rassegna di Rai Teche Mediateca dedicata al genere giallo, in occasione della mostra in corso in via Verdi 31 per tutto il 2025, presenta martedì 25 febbraio alle ore 18 il secondo appuntamento del ciclo Quattro passi nel delitto con la proiezione della prima puntata della serie Non uccidere.

La proiezione è anticipata dall’introduzione della scrittrice di gialli Barbara Capotondi che coglie l’occasione per parlare delle signore in giallo nella produzione Rai.

Nel 1965, col titolo Un pericolo biondo che si chiama Laura Storm, il Radiocorriere annuncia la prima serie investigativa che ha per protagonista una donna. Storm (tempesta) indica un’intraprendente giornalista interpretata da Lauretta Masiero, che si ritrova coinvolta nei casi di cronaca più diversi e prova a smarcarsi dal ruolo in cui la società e lo stereotipo la costringono, confrontandosi con gli altri protagonisti maschili della serie attraverso l’arma dell’ironia. Il primo poliziesco Rai con una protagonista femminile (due stagioni di quattro episodi ciascuna in onda sul Programma Nazionale nel 1965-1966) ha i toni del giallo-rosa e un carattere brillante grazie a una sceneggiatura, frutto della collaborazione di Leo Chiosso, paroliere di Fred Buscaglione, con Camillo Mastrocinque, regista di alcuni film di Totò.

Le figure di donne investigatrici in ruoli più drammatici sarebbero venute dopo, a partire dagli anni Novanta da Linda e il brigadiere” (1997-2000) in cui Linda è un commissario interpretato da Claudia Koll e il brigadiere è il vecchio padre che l’aiuta nelle indagini interpretato da Nino Manfredi.

Nella serie “La squadra” (2000-2007), le figure femminili hanno le stesse opportunità eroiche degli uomini e in un altro poliziesco corale “I bastardi di Pizzofalcone” (2017-2023), le indagini sono guidate dal pubblico ministero Laura Piras (Carolina Crescentini), decisa e votata al lavoro, che agisce in coppia col commissario Loiacono (Alessandro Gassmann). Fino ad arrivare a figure di donne complesse e fallibili come l’ispettrice Eva Cantini di “Bella da morire” interpretata da Cristiana Capotondi, che sviluppa il doloroso tema dei femminicidi. O la protagonista di Non uccidere (2015-2018), serie scritta da Claudio Corbucci e interpretata da Miriam Leone, in cui l’ispettrice Valeria Ferro è una donna dal passato familiare difficile e forse proprio per questo determinata a indagare su una serie di delitti che hanno come scena del crimine le mura domestiche.

Non uccidere è stata un’importante coproduzione Rai con Fremantlemedia Italia, girata a Torino, in cui la città non è semplicemente lo sfondo delle indagini ma diventa parte integrante del racconto. Il contributo della Rai alla realizzazione della serie si è esteso a tutte le fasi della produzione, attività che sono state curate dal Centro di Produzione Rai di Torino, con la collaborazione dei Centri di Produzione di Napoli e Roma e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Circa un terzo delle riprese, inoltre, è stato effettuato negli studi Rai di Torino e negli studi Lumiq (dove è stata ricostruita la “sezione omicidi della Questura”). Le riprese hanno incluso anche l’Auditorium Rai e coinvolto l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, che ha contribuito all’esecuzione della colonna sonora della serie.

Quattro passi nel delitto è un ciclo della rassegna Rai Teche Archive Alive! che invita il pubblico a scoprire il grande archivio Rai.

L'incontro si tiene martedì 25 febbraio 2025 ore 18 presso il Palazzo della Radio (via Verdi 31, Torino). L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria scrivendo a mediateca.torino@rai.it.

Responsabile Comunicazione e Stampa
Donatella Tosetti
tosetti@fctp.it

Ufficio Comunicazione e Stampa
Alessandra Tricerri
tricerri@fctp.it

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