Dopo un’intera vita in fabbrica, diventare campioni del mondo di corsa estrema… a cinquantotto anni! 

Questa è la storia di Marco Olmo e di come, da operaio di cementificio, sia diventato – lottando contro tutto – re dell’Ultra-Trail.  Una passione, quella per la corsa, costretta a covare sotto la cenere prima da un infortunio in età giovanile e poi da una vita che lascia poco spazio ai sogni. Orfano del padre, Olmo abbandona presto la scuola e la spensieratezza dell'infanzia per la fabbrica, per mantenere la famiglia e per costruirsene una propria insieme a Renata, fidanzata di sempre. Solo quando ha ormai superato i quarant'anni riscopre di avere un talento speciale grazie all'incontro con il francese Patrick Bauer organizzatore di grandi eventi podistici. Trovate in Olmo quella determinazione e quella capacità di soffrire che lo impressionano in, Bauer lo coinvolge nella nascita della sua creatura più famosa, la Marathon des Sables, massacrante gara a tappe nel deserto del Sahara. Olmo sorprendendo tutti la vince, diventando improvvisamente famoso nel mondo del podismo – ma è una gloria effimera. L'età che avanza e gli acciacchi fisici, certo, ma anche il venir meno, dopo le prime affermazioni, di quella sete di rivalsa e di quella voglia di farcela a tutti costi che erano stati il carburante dei suoi successi, lo condannano a una serie di sconfitte. Intorno a lui tutto si disgrega, la famiglia, il lavoro, il sodalizio con Patrick Bauer e persino il rapporto con la moglie Renata. Preso in quel vortice, Olmo arriverà a mettersi spalle al muro e, ormai alla soglia dei cinquantotto anni, sarà costretto a giocarsi tutto in un'ultima, folle sfida: centosettanta chilometri di corsa attorno al Monte Bianco, tra Francia e Italia! Questo è "L'uomo che ha fermato il tempo": un lungometraggio che parla di sacrificio e riscatto, di coraggio e resistenza, in cui la corsa rappresenta l’ostinata e orgogliosa lotta per costruirsi un destino migliore. 

Il soggetto è ispirato alla vera storia di Marco Olmo, diventato campione del mondo di corsa estrema all'età di 58 anni, battendo atleti di trent'anni più giovani, provenienti da 40 Paesi diversi. Una vicenda che, già in questo, ha una sua eccezionalità. Oltre all’eccezionalità dell’impresa, vorremmo però anche raccontare il profilo di questo personaggio, la sua storia umana: quella di un operaio che fino all’età di 45 anni ha vissuto una routine esistenziale piuttosto monotona e che da solo è riuscito a prendere l’ultimo treno per cecare un riscatto, che è stato prima di tutto personale, nei confronti di una vita - fin a quel momento -per lui troppo avara di soddisfazioni.

Sceneggiatura
Fabrizio Bozzetti, Paolo Casalis, Stefano Scarafia
Altri credits

Alessandro Borrelli (Responsabile sviluppo)

Produttore
Alessandro Borrelli
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Film Tv Development Fund - luglio 2019
Ultimo aggiornamento: 29 Novembre 2024