Nell’ambito della progettualità 2024/25, il team studentesco del Politecnico di Torino Studio Ireos ha avviato il progetto per la realizzazione del cortometraggio “Se gli parli” che esplora il conflitto interiore di una generazione in bilico, raccontando il rapporto tra memoria e identità. Un film intimo e universale, che mette in scena il non detto e l’urgenza di ritrovarsi.
A integrazione del budget affidato dal Politenico di Torino ai progetti studenteschi è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Kickstarter, accessibile tramite questo link.
Il budget coprirà il 33% del totale produttivo: questo contributo coprirà i costi di produzione essenziali, dalle attrezzature tecniche fino alla postproduzione e alla distribuzione.
Studio Ireos è un team studentesco del Politecnico di Torino nato nel 2019 che si occupa di produzione audiovisiva, ed è patrocinato dal Politecnico di Torino con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. La produzione indipendente ha già maturato diversa esperienza nella gestione di progetti cinematografici complessi, sviluppando un metodo di lavoro solido e strutturato.
“Se gli parli” di Riccardo Cocciadiferro sarà girato a Torino per raccontare l’esigenza di ripercorrere un rapporto genitoriale e capirne i cambiamenti. Cosa trasforma il nostro modo di comunicare? Come si pone rimedio all’imbarazzo del non comprendere chi si dovrebbe conoscere meglio di chiunque altro? Dove sono le colpe, se esistono? Il film vuole essere uno spaccato della vita di Kappa, che ha dimenticato perché vivere casa sua lo fa soffrire così tanto e ricordarci come, in fin dei conti, fosse tutto più semplice di quanto non ricordassimo.
La memoria, in una sorta di sfida meta-cinematografica, è uno spazio fisico che il protagonista attraversa. La scenografia divisa in più ambienti traduce visivamente il viaggio interiore del personaggio, rendendo il passato un luogo concreto, percorribile e vivo. Il video che appare nel finale non è solo un ricordo, ma un frammento reale d’archivio, un’immagine che esiste fuori e dentro la narrazione. Una finestra sul passato che diventa chiave per comprendere il presente.
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La techno fa vibrare i vetri del centro sociale. Kappa non riesce piú a trattenersi, corre in bagno a tirare. Quando esce qualcosa non quadra: non c’é musica, tutti sono immobili, dal buio della sala una voce lo chiama. Uno spettacolo dimenticato nella mente di Kappa é ora rievocato davanti ai suoi occhi. Momenti della sua vita vengono inscenati davanti a lui, costretto ad essere attore di un dramma che non vuole ripercorrere.
Per maggiori informazioni su “Se gli parli”, cliccare qui.