Dopo essere stato presentato al Biografilm di Bologna, "Il piano segreto" di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, prodotto da Zabriskie e sostenuto da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund e Sicilia Film Commission, arriva a Torino con una proiezione evento.
"Il piano segreto" verrà proiettato domenica 26 gennaio alle ore 18.30 al Cinema Massimo (Via Verdi, 18 - Torino).
Introdurranno la proiezione l'editorialista de La Stampa Marcello Sorgi e Paolo Manera, Direttore di Film Commission Torino Piemonte, che dialogheranno con i registi Ruben Monterosso e Federico Savonitto e i protagonisti del film.
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“Il piano segreto”, film sullo scrittore, regista e intellettuale Michele Perriera che fu tra i fondatori del Gruppo 63, è diretto da Ruben Monterosso e Federico Savonitto. Prodotta da Zabriskie in collaborazione con Cinnamon, l’opera, che ha ricevuto la menzione Speciale Premio Solinas per il Documentario è stata realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e di Sicilia Film Commission.
Perriera è oggi ricordato dal documentario quale opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza dell’eredità culturale del maestro siciliano attraverso il lavoro dei figli, quello di Emma Dante e della Compagnia Genovese Beltramo, e la testimonianza dell’amica e fotografa Letizia Battaglia.
Il lavoro mette al centro l’eredità culturale di uno dei più importanti autori di teatro del Novecento e ripropone le sue riflessioni e i temi affrontati nei suoi testi: dal disequilibrio ambientale a quello socio-economico. Perriera, già alla fine del secolo scorso, aveva previsto le difficoltà del nostro presente, aprendo gli occhi ai suoi contemporanei e anticipando gran parte dei temi politico-sociali oggi al centro del dibattito internazionale.
Giuditta e Gianfranco Perriera insieme a ciò che resta di una vera comunità di attori, registi e autori provano ad organizzare un evento per ricordare il decennale della scomparsa del padre. Insieme a loro la fotografa e amica Letizia Battaglia, che di Perriera conserva foto e ricordi personali, compare nel film in una delle sue ultime partecipazioni.
In un altro quartiere di Palermo, la regista Emma Dante conduce negli spazi della sua Vicaria un laboratorio di teatro a partire dai testi dello stesso Perriera, suo primo maestro, con un gruppo di persone anziane per trasmettere i suoi insegnamenti essenziali legati al desiderio di risvegliare la responsabilità dello sguardo.
Dall’altra parte dello stivale, a Torino, la Compagnia Genovese Beltramo lavora alle ultime prove di Buon appetito, opera di Perriera ambientata in un futuro distopico infestato da farmaci e virus. Come nella più incredibile delle profezie, il testo prende vita e da questo momento gli sforzi dei protagonisti dovranno confrontarsi con delle limitazioni del nuovo Coronavirus che sembrano uscire dalla penna dell’autore di cui cercano di tener viva la memoria.