La serie TV interamente realizzata a Torino e in Piemonte “La legge di Lidia Poët” è uno dei case studies che sono stati trattati all’Italian Pavilion nel corso del panel “L’audiovisivo italiano nella sfida globale”.
In uscita in autunno la seconda stagione che narra le vicende della prima avvocata d’Italia, interpretata da Matilda De Angelis.
Nel corso del panel “L’audiovisivo italiano nella sfida globale: case studies di successo” tenutosi il 4 settembre 2024 all’Italian Pavilion nell’ambito della 81a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Matteo Rovere – produttore per Groenlandia dell’acclamata serie tv “La legge di Lidia Poët” – ha parlato con altri produttori di spicco dell’audiovisivo italiano di serialità e di modelli produttivi. L’incontro è stato organizzato da APA, associazione produttori audiovisivi.
Nel suo intervento, Rovere ha sottolineato come con “La legge di Lidia Poët” si è portato sul piccolo schermo una vicenda profondamente italiana che è diventata di respiro internazionale. La serie ha raggiunto milioni di spettatori su Netflix, dimostrando il grande impatto globale che possono ottenere la storia e la cultura italiane, e confermando il potenziale delle produzioni audiovisive del Paese, che possono fare affidamento su maestranze di altissimo livello in ogni step del processo produttivo.
La seconda stagione de “La legge di Lidia Poët” – realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – vedrà la prima avvocata donna della storia d’Italia, interpretata da Matilda De Angelis, tornare sugli schermi della piattaforma internazionale nell’autunno del 2024.