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12 Giugno 2024

"Un milione di granelli di sabbia" di Andrea Deaglio verrà presentato al Biografilm Festival.

L’anteprima mondiale è prevista per sabato 15 giugno 2024, alle ore 19.00 al Cinema Lumière Sala Mastroianni di Bologna.

Saranno presenti il regista Andrea Deaglio, la protagonista Eva Pattis Zoja e lo psicoanalista e didatta de Lo Spazio Psicoanalitico Paolo Cruciani.
La proiezione è in collaborazione con Biblioteca Italiana delle donne - Associazione Orlando e Casa delle donne.

Contestualmente al Festival, il film sarà proiettato online da Mymovies dalle ore 21.00 di domenica 16 giugno fino alle ore 20.59 di mercoledì 19 giugno 2024.
Qui il link per vedere il fim.

"Un milione di granelli di sabbia" è prodotto dalla società piemontese Malfè Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e segue il percorso straordinario della psicoterapeuta Eva Pattis Zoja, impegnata in interventi di emergenza.
Un terremoto in Cina, il genocidio degli Yazidi, la guerra in Ucraina.
La terapia innovativa e non verbale permette alle vittime di esprimere l’indicibile.
Man mano che si addentra nell’inconscio dei sopravvissuti ai conflitti globali, il documentario riflette sulla natura del trauma psichico e la sua tendenza a trasmettersi alle generazioni seguenti.
Parallelamente, il film esplora le radici personali di Eva, svelando i legami tra la sua missione di cura e le ombre del passato legate alla seconda guerra mondiale.
Attraverso testimonianze commoventi, momenti di vulnerabilità e rivelazioni sorprendenti, il documentario offre uno sguardo intimo sul potere della terapia, della memoria e della resilienza umana in contesti estremi.

Sinossi:
Sul tavolo del suo studio, la psicoterapeuta Eva Pattis Zoja tiene un contenitore di sabbia. La sabbia registra le immagini che le dita tracciano sulla sua superficie, ma non le parole: il trauma psichico è una frattura che impedisce ai sentimenti di emergere e al racconto di fluire. I traumi di pazienti vittime di guerre e di calamità naturali ma anche, forse, il trauma della stessa Eva. Le immagini delle sabbie si mescolano così a quelle della Storia e a quelle della sua vita. Un’indagine interiore, che scava nell’incubo personale e in quello collettivo delle vittime di un genocidio. Perché un trauma non è mai solo una questione individuale: si trasmette fra le generazioni, si riflette nella Storia.

 

Responsabile Comunicazione e Stampa
Donatella Tosetti
tosetti@fctp.it

Ufficio Comunicazione e Stampa
Alessandra Tricerri
tricerri@fctp.it

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