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05 Aprile 2024

Mercoledì 10 aprile l’Ambrosio Cinecafè ospiterà l’anteprima nazionale della seconda stagione de Il Re, il prison drama Sky Original con protagonista Luca Zingaretti, nuovamente nei panni del direttore del carcere di San Michele Bruno Testori.

La serata evento – organizzata da Film Commission Torino Piemonte in collaborazione con Sky e The Apartment – avrà luogo alle ore 21.00 (photocall dalle 20.15) alla presenza del regista Giuseppe Gagliardi,dell’attore protagonista Luca Zingaretti e di parte del cast artistico della serie.  

Alla proiezione saranno presenti la troupe piemontese che ha lavorato alle riprese e le istituzioni locali

La serata sarà aperta anche al grande pubblico: nella mattinata di martedì 9 aprile Film Commission Torino Piemonte metterà a disposizione un form di registrazione che permetterà a chi interessato di partecipare all’evento. 

Il Re – seconda stagione è prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco.

Il Re – seconda stagione” è stata realizzata a Torino con 10 settimane di preparazione e 7 settimane di riprese tra settembre e novembre del 2022. Sono stati coinvolti 29 piemontesi sul set, tra cui il location manager Emanuele Perotti. La location principale è stato il Carcere Le Nuove. Le riprese sono state realizzate con il contributo del POR FESR Piemonte 2014‐2020 ‐ Azione III.3c.1.2 ‐ Bando Piemonte Film TV Fund (2022) e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Il Re andrà in onda tutti i venerdì in prima serata su Sky e in streaming su NOW.

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Bruno Testori, Il Re, è ora un detenuto rinchiuso nel suo stesso carcere. Almeno finché Gregorio Verna, capo dei servizi segreti, fa cadere le sue accuse e lo reintegra nel ruolo di direttore. In cambio vuole che faccia parlare un detenuto che sta per essere trasferito al San Michele: Vittorio Mancuso, un magistrato molto conosciuto accusato dell’omicidio di una dipendente della Slimpetroil S.p.a., rinomata e importante compagnia energetica di bandiera. Nonostante l’uomo proclami la propria innocenza, Verna sostiene che è colpevole e vuole che Bruno scopra cosa il magistrato e la vittima si siano detti per mesi e perché poi lui l’abbia uccisa. E questo tassativamente prima che Mancuso vada a testimoniare davanti a un GIP. Hanno dieci giorni di tempo per avere quelle informazioni. Solo dieci.
Costretto suo malgrado ad accettare questa collaborazione, Bruno si adopera da dietro le quinte per far parlare Mancuso, che però non si lascia blandire né intimidire. Il suo silenzio irragionevole e ostinato, unito all’improvviso e fin troppo fortuito ritrovamento dell’arma del delitto che lo condanna in via definitiva, fanno crescere in Bruno il timore di una macchinazione di cui lui sarebbe strumento inconsapevole. E se è vero che nel suo regno ha sempre esercitato la propria idea di giustizia in maniera spesso discutibile, c’è una cosa che non tollera: che il potere decida di schiacciare un potenziale innocente per interessi superiori. Con l’aiuto dei suoi uomini, i “pretoriani”, dell’intelligente e determinata avvocata di Mancuso, Claudia Agosti, della ex moglie Gloria, che deciderà nuovamente di fidarsi di lui nonostante i rischi, e, extrema ratio, della sua storica arcinemica, la PM Laura Lombardo, Bruno cercherà in tutti i modi di portare a galla la verità, per scomoda che possa essere. Ma farlo comporterà un prezzo molto più alto del previsto.