News
08 Febbraio 2024

La storia di Goffredo Mameli è al centro della nuova miniserie prodotta da Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction, “Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia”, che Rai1 proporrà lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024 in prima serata.

La miniserie diretta da Luca Lucini e Ago Panini e prodotta da Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction, girata tra Torino, Genova e Roma per un totale di 10 settimane di riprese, è stata realizzata sul territorio con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Nel ruolo di Goffredo Mameli, Riccardo De Rinaldis affiancato da Amedeo Gullà, nei panni di Nino Bixio. Ad impreziosire il cast, numerosi attori di pregio: Neri Marcorè, Giovanni Crozza Signoris, Riccardo Maria Manera, Chiara Celotto, Maurizio Lastrico, Pier Luigi Pasino, Ricky Memphis, Isabella Briganti, Sebastiano Somma, Susy Del Giudice, Lucia Mascino, Luca Ward.

Le riprese piemontesi si sono svolte per tre settimane a giugno 2023 presso il Castello e la città di Agliè, il Castello di Strambino e Villa Rignon a Torino oltre che diverse zone in esterno del capoluogo piemontese e hanno coinvolto più di 40 professionisti locali, tra cui le location manager Emanuela Minoli e Lucrezia Boggero, il fonico Marco Montano, la parrucchiera Grazia Palamaro e la truccatrice Sabrina Salari.
 
Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia” racconta due anni di passioni, amori, lotte, sotterfugi, composizioni poetiche, incontri e dibattiti politici, amicizie, tradimenti e spie, ma soprattutto di crescita umana, elaborazione di ferite profonde e interrogativi non solo politici ma esistenziali.

Una miniserie evento per raccontare al grande pubblico una storia forse poco conosciuta quanto straordinaria: la vita di Goffredo Mameli, poeta ed eroe del Risorgimento, ispirato autore di quel canto che è diventato l’Inno nazionale della Repubblica Italiana. La prima rockstar della storia, che con le sue parole ha raccontato un’intera generazione influenzandone le scelte, è un ragazzo del 1847. La sua vita, breve e bruciante come quella delle rockstar più amate, è quella di chi con il suo esempio ha saputo smuovere gli animi del popolo. Con lui partono dalla sua città, Genova, trecento volontari verso Milano in supporto delle cinque giornate del ‘48. E sempre con lui salpano altri cinquecento patrioti alla difesa di Roma nel ‘49. In lui i giovani - e non solo - riconoscevano l’ardore puro di chi sa amare fino in fondo, come testimoniano le due storie d’amore che incorniciano la sua vita pubblica. La prima tragica, perché si tratta di un amore distrutto da un matrimonio di convenienza imposto; la seconda felice come può essere quella di chi combatte al fronte e, sapendo di poter morire da un momento all'altro, giura amore eterno. In mezzo c’è di tutto: dalla composizione dell’Inno alla grande manifestazione dell’Oregina, quando per la prima volta fu cantato l'Inno da più di trentamila patrioti, l’incontro e l’amicizia con un altro grande genovese, Nino Bixio, gli eventi storici, la prima Guerra d’ Indipendenza e la Repubblica Romana dove Goffredo è il pupillo di Giuseppe Garibaldi e di Giuseppe Mazzini.