Domenica 15 ottobre, alle 21.30, il cinema Romano di Torino ospiterà la proiezione, organizzata da Film Commission Torino Piemonte, del documentario “Un’altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis” di Steve Della Casa.
Saranno presenti in sala il regista Steve Della Casa e i produttori del film.
Già presentato al Festival del Cinema di Venezia nella sezione Venezia Classici, “Un’altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis” è stato realizzato con il sostegno della Direzione Generale Cinema, con la partecipazione di Associazione Giuseppe De Santis, il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e il patrocinio dei Comuni di Fondi e Sperlonga. Il film è stato prodotto da Pierfrancesco Fiorenza e Andrea Lorusso Caputi - BEETLEFILM, con Massimo Vigliar - SURF FILM, produttore associato, in collaborazione con LA7.
Il documentario vuole raccontare la storia di un regista che ha saputo attirare su di sé l'attenzione di tutto il mondo e che per la sua coerenza politica ed estetica ha potuto lavorare molto meno di quanto avrebbe meritato. La storia di un docente di cinema che ha saputo meritarsi la riconoscenza e l'affetto di tutti i suoi allievi. La storia di un cinefilo che ha saputo unire l'impegno sociale e civile con una capacità spettacolare degna di Hollywood.
Sono molte le voci che hanno voluto portare la loro testimonianza all’interno del documentario: Ambrogio Sparagna, Paolo Virzì, Mario Martone, Francesca Reggiani, Gordana Miletic, Silvia Scola, Fausto Bertinotti, Jean-François Rauger, Daniele Ciprì, Jean A. Gili, Luciano Violante, Steve Della Casa, Marco Grossi, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Luisa De Santis, Nando De Santis, Carlo Alberoni, Andrea Purgatori, Pio Valeriani, Virginio Palazzo, Ettore De Conciliis.
Del suo documentario, Steve Della Casa ha detto: “Il film è un ritratto spero fedele di un regista che ho molto amato, ammirato e rispettato. Mi ha colpito che tutte le persone contattate per partecipare a questo progetto, seppure assai diverse tra loro, abbiano accettato senza esitazione e con entusiasmo; un segno questo che anche loro come me pensano che un’altra Italia era possibile.”
La proiezione è ad inviti (fino a esaurimento posti).