La 26ma edizione del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Gaetano Capizzi, si svolge dal 5 all’11 giugno 2023 a Torino e online sulla piattaforma OpenDDB, dove una selezione dei titoli in cartellone sarà visibile in replica, tramite il sito www.festivalcinemambiente.it, fino al 18 giugno.
L’edizione 2023 presenta 82 film, in arrivo da 38 Paesi, in rappresentanza di 5 continenti: uno sguardo globale sullo stato del Pianeta e sui temi “più caldi” al centro del dibattito ambientale internazionale che il Festival propone nella consueta suddivisione del Concorso documentari, Concorso cortometraggi e nelle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama.
Diversi in questa edizione i progetti targati Piemonte e che si sono avvalsi del sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
“Innesti” di Sandro Bozzolo, sarà proiettato martedì 6 giugno alle ore 22.00 al Cinema Massimo – Sala Soldati, nella sezione non competitiva Made in Italy.
Alla serata interverrà il regista per dialogare col pubblico in sala.
Il documentario "Innesti" di Sandro Bozzolo, menzione speciale nella categoria "lungometraggi concorso italiano" al festival Visioni dal Mondo - Festival Internazionale del documentario, è prodotto da Enrica Viola per UNA Film, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund.
Il Piemonte sarà inoltre rappresentato dal regista Daniele segre, che presenterà il documentario “Piero Gilardi”, un omaggio a uno straordinario rappresentante dell’arte contemporanea mondiale, che oggi, a pochi mesi dalla sua scomparsa, si fa ancor più prezioso, prodotto da I Cammelli S.A.S. e Fondazione Centro Studi Piero Gilardi.
Al termine della proiezione, venerdì 9 giugno al Cinema Massimo –Sala Soldati ore 19.00, incontro con il regista e Roberto Mastroianni, critico d’arte.
La società piemontese EIE Film, sarà in programma con “Pluto” documentario di Renzo Carbonera in coproduzione con Kiné e Rai Cinema, dove, da una spirale di ricordi, suggestioni, realtà e follia del protagonista affiora potente l’angoscia del rischio atomico che attraversa la storia degli ultimi settant’anni e che oggi ha perso il suo controllore più forte, la deterrenza che nasceva dal mondo diviso in blocchi.
Al termine della proiezione incontro con il regista e Andrea Pennacchi.
Il Festival si aprirà, come tradizione, con Il Punto di Luca Mercalli, che sarà seguito dal film inaugurale, The Letter: a Message for Our Earth, ispirato all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco e introdotto dall’arcivescovo di Torino Roberto Repole. La serata finale ospiterà un talk del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, che parlerà di “Un mondo a tre zeri” (zero povertà, zero disoccupazione e zero emissioni); il film di chiusura sarà Breaking Social, il nuovo lungometraggio del regista svedese Fredrik Gertten, già autore di Bikes vs Cars.
Tra gli ospiti della 26ma edizione: il regista russo Victor Kossakovsky, che verrà insignito del Premio Stella della Mole 2023 e di cui sarà proiettato l’ultimo film, Gunda; l’attore e drammaturgo Andrea Pennacchi, a cui va il Premio Ciak verde; i due registi presenti in giuria, il georgiano George Ovashvili e la russa Nicole Gratovsky, di cui verranno proposti, rispettivamente, i film Corn Island e I, Beast, codiretto dall’autrice con il marito Alexander; lo scrittore valdostano Claudio Morandini, vincitore del Premio letterario Le Ghiande 2023. Due le masterclass dell’edizione: una affidata a Victor Kossakovsky, l’altra al regista cileno Pablo Larraín.
Molti, come sempre, i temi di attualità affrontati dal Festival in panel e incontri organizzati con i tanti partner: tra questi, la conversione ecologica (con Casacomune), dibattuta nei suoi molteplici aspetti con interventi, tra gli altri, di Leonardo Boff, Carlo Petrini, Luigi Ciotti, il problema della siccità (con Regione e Arpa Piemonte), le prospettive di Torino Città 30 (con Fiab Torino Bike Pride), gli effetti sociali delle criticità ambientali e la realtà, sempre più drammatica, dei rifugiati climatici (con l’Archivio Superottimisti), le potenzialità del mezzo audiovisivo per la comunicazione scientifica e la diffusione dei risultati della ricerca (con l’Università degli studi di Torino).
Per info e programma completo vedi qui.