Film Commission Torino Piemonte

Il film "Palazzo di Giustizia", opera prima di Chiara Bellosi, interamente realizzata a Torino nel 2019, è disponibile in streaming per i prossimi 6 giorni su RaiPlay.

Prodotto dalla società Tempesta di Carlo Cresto-Dina, con Rai Cinema e Cineddoké (CH) con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Direzione Generale Cinema, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, vede una forte presenza di Torino e del Piemonte anche tra i professionisti e nel cast artistico: la troupe era infatti composta per il 60% circa da maestranze locali e da diversi attori e figuranti piemontesi.

Sono state cinque le settimane di riprese che si sono svolte a marzo 2019 a Torino, principalmente presso l’Istituto di Riposo per la Vecchiaia IRV di Corso Unione Sovietica, dove lo scenografo Giuliano Pannuti ha ricostruito – attraverso un’operazione di forte impatto - il tribunale, location principale della vicenda narrata nel film.
Le riprese hanno inoltre coinvolto la Scuola di Applicazione Militare, il Politecnico di Torino, il Liceo Regina Margherita e un distributore di benzina nel comune di Orbassano.
Il film è inoltre stato interamente post prodotto a Torino, dalla gestione dei giornalieri fino ai master cinema e TV, grazie alla società Imago VFX di Fabrizio Nastasi e dalla Zero dB per la parte audio, così come il montaggio del suono per la versione italiana e la realizzazione della colonna internazionale.

Sinossi:
Una giornata di ordinaria giustizia in un grande tribunale italiano. Al centro, nel cuore del palazzo, c’è un’udienza: sul banco degli imputati un giovane rapinatore e il benzinaio che, appena derubato, ha reagito, sparato e ucciso l’altro, giovanissimo, complice. C’è il rituale, c’è un linguaggio, ci sono le toghe. Gli interrogatori, le prove, i testimoni. Ma noi vediamo anche (o soprattutto?) quello che sta fuori: i corridoi, gli uffici, il via vai feriale del tribunale, il rumore, il disordine. Le famiglie, figli e mogli degli imputati e delle vittime, fuori, in attesa.

Il film a questo link.