L’aula della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino riapre le sue porte in occasione della “Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera” per permettere ai visitatori di vivere l’emozione unica di entrare nel cuore della storia d’Italia, per riscoprire le radici della nostra identità.
Non si tratta infatti della usuale vista dall’ampio affaccio esterno che ne consente la visione di insieme. In queste giornate speciali, dopo la visita alle sale del Museo Nazionale del Risorgimento, sarà infatti possibile entrare a piccoli gruppi in questa aula, accompagnati da una guida del museo che ne illustrerà la storia e l'architettura, per un’esperienza immersiva e contemporanea.
La Camera Subalpina – nella quale si è svolta l’attività legislativa che ha condotto all’Unità d’Italia - è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed è riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Dal 1938, anno del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano divenne parte integrante dell’esposizione. Dopo gli importanti interventi di restauro del 1988 e del 2011, che ne hanno garantito la conservazione, è stata resa accessibile dal 2017 al 2019 una volta l’anno nelle giornate della Festa dell’Unità Nazionale.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e con il patrocinio della Città di Torino e della Città metropolitana di Torino.
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L’aula della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino è stata utilizzata nel 2009 come set cinematografico d’eccezione, ospitando la scena finale di “Noi Credevamo” diretto da Mario Martone. In quella occasione fu concesso l’accesso alla troupe e a due dei protagonisti del film, Luca Zingaretti nei panni di Francesco Crispi e Luigi Lo Cascio nei panni di Domenico.
Il film – prodotto da Palomar e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - ricevette il contributo del Comitato Italia 150, in accordo con Regione Piemonte e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema.
Realizzato in occasione dei 150 anni dell’unificazione italiana, il lungometraggio venne presentato in concorso alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e, dopo l’uscita in sala nel novembre 2010, vinse 7 David di Donatello, tra cui quelli per il miglior film e la miglior sceneggiatura.