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24 Gennaio 2022

Casale Monferrato ospita l’inizio delle riprese italiane del lungometraggio di Alessandro Pugno dal titolo Animale / Umano, prodotto dalla società di produzione torinese Redibis Film.
Dopo la prime parte di riprese avvenute in Spagna in novembre, la produzione ha scelto di ambientare nell’alessandrino alcune scene in esterna in Viale XXV Marzo  a bordo di un bus tra i paesaggi del casalese.

Il Comune di Casale Monferrato è stato coinvolto già alcune settimane fa grazie alla rete regionale di Film Commission Torino Piemonte e, in virtù del protocollo d’intesa siglato con la Fondazione, ha avuto un ruolo centrale nel progetto, in primis agevolando le necessità logistiche e organizzative della troupe. Allo stesso modo anche l’azienda di trasporto locale STAT ha parte attiva nelle riprese e ha messo a disposizione il bus di scena: nella finzione, infatti, la classe del piccolo protagonista - il giovanissimo Ian Caffo originario di Bussoleno – parte da Casale, dove il film è ambientato, per una gita scolastica in Spagna.

Animale / Umano è il primo lungometraggio di finzione di Alessandro Pugno, originario di Casale Monferrato, che mette al centro della vicenda la storia parallela di Matteo, bimbo italiano che sogna di diventare torero e Fandango, un giovane vitellino che nasce in Andalusia. Un “western moderno” che accompagnerà lo spettatore verso un inevitabile duello finale, attraverso la narrazione di due vite che crescono e che si specchiano l’una dento l’altra, nel percorso che dall’infanzia porta all’età adulta, attraverso le medesime gioie ma anche gli stessi dolori.

Il progetto – le cui riprese continueranno in marzo a Siviglia per poi riprendere in Piemonte a inizio giugno – ha beneficiato sia del fondo di sostegno allo sviluppo Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Film Tv Development Fund sia del contributo del Piemonte Film Tv Fund (POR FESR Piemonte 2014-2020-Azione III 3c.1.2), fondo di sostegno alla produzione attivato dalla Regione Piemonte.

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Animale / Umano – sinossi:
Nelle assolate praterie dell’Andalusia è appena nato un vitellino. In un paesino avvolto nella nebbia della Pianura padana il giovane figlio di un’impresaria di pompe funebri sogna di diventare un torero. Matteo e Fandango crescono in mondi molto diversi eppure le loro vite si rispecchiano l’una nell’altra.  Entrambi lasceranno l’infanzia per diventare adolescenti e poi adulti, sperimentando le stesse gioie e le stesse sofferenze della crescita: la perdita della madre, l’amicizia e la solitudine, la lotta per la sopravvivenza, la morte che li circonda. Solo alla fine i due s’incontreranno nell’arena di fronte a centinaia di persone. Intrappolato dal suo passato, Matteo non sarà capace di vedere in Fandango l’individuo che noi abbiamo imparato ad amare nel corso del film, ma solo un mostro nero che va sconfitto per riscattare il proprio destino. Fandango, però, non ha scelto però di interpretare quella parte.

Responsabile Comunicazione e Stampa
Donatella Tosetti
tosetti@fctp.it

Ufficio Comunicazione e Stampa
Alessandra Tricerri
tricerri@fctp.it

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