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16 Novembre 2021

A qualcuno piace Streeen!”, rassegna mensile organizzata da Associazione Culturale Streeenlab e Cinema Centrale Arthouse, presenta lunedì 22 novembre alle 20.30 il secondo appuntamento dal vivo a Torino, al Cinema Due Giardini.
 
In collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, eccezionalmente presso il Cinema Due Giardini di via Monfalcone 62, verrà presentato il film “La casa rossa” di Francesco Catarinolo, recente vincitore del 69°Trento Film Festival con la presenza in sala del regista e di Robert Peroni, protagonista del documentario e noto al grande pubblico per le sue recenti partecipazioni, in diretta dalla Groenlandia, alla trasmissione televisiva Che succ3de? su Rai 3.

Robert Peroni torna in Italia per supportare il film, dopo quasi due anni di isolamento in Groenlandia, dove 40 anni fa si è trasferito, vivendo nel piccolo centro abitato di Tasillaq, oltre il quale si estendono centinaia di chilometri di ghiacci verso il Polo Nord.

Prodotto dalla torinese Tekla Films e Vidicom Media, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e IDM Film Fund & Commission, il film racconta la vita e il lavoro di Robert Peroni, il noto esploratore e scrittore sudtirolese che, dopo diverse spedizioni in Groenlandia, ha scelto di vivere nella remota località di Tasiilaq, dove ha aperto un centro di accoglienza per turisti, divenuto una risorsa e punto di riferimento anche per la comunità locale.
Le riprese del film sono state realizzate quando, come raccontato dai media nazionali in fase di emergenza, la troupe di quattro documentaristi italiani è rimasta bloccata in Groenlandia, in seguito ai primi casi di Covid-19 registrati nella capitale Nuuk, e al blocco dei voli.

Sinossi:
Robert Peroni, ex esploratore altoatesino, trent'anni fa molla tutto per trasferirsi nella Groenlandia orientale, dove vive una popolazione che sembra condannata all'estinzione. Negli anni ‘70 la Comunità Europea vieta il commercio della pelle di foca, ma così facendo priva questa civiltà millenaria della sua unica forma di sostentamento economico: la caccia. Il governo danese risponde esportando modelli economici e turistici occidentali, da parte loro gli Inuit reagiscono con un atteggiamento passivo, accettando tutto e aspettando che qualcosa succeda. La conseguenza è un aumento dei tassi di alcolismo, depressione e suicidio. Robert quindi fonda La Casa Rossa, un rifugio che offre lavoro alla gente del posto rimasta senza niente, perché il futuro di questo luogo appartiene ai giovani e a quelli che vogliono restare: un futuro incerto in un presente di pandemia.

Per info:

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