Ha preso il via ieri, mercoledì 1 settembre, la 36° Settimana Internazionale della Critica - sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della Mostra CInemtorafica d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia - che nei prossimi giorni mostrerà la propria selezione di sette opere prime provenienti da tutto il mondo.
Tra queste anche "Mother Lode", una coproduzione Francia, Italia, Svizzera che porta lo spettatore sulle Ande Peruviane a seguire il suo giovane protagonista Jorge e che vede il torinese Matteo Tortone dietro la macchina da presa.
Prodotto anche dalla Società torinese Malfè Film, il documentario è stato realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund e ha ricevuto importanti riconoscimenti produttivi, tra cui l’Eurimages Lab Award (Agorà Work-in-progress del TIFF 2019).
Il Progetto è inoltre stato il primo a partecipare all’iniziativa lanciata da Film Commission Torino Piemonte e Torino Film Festival nel corso del 2019, “Doc Torino Goes To…” che prevede, attraverso la costruzione di importanti relazioni con festival e mercati europei, la promozione internazionale del cinema documentario piemontese. "Mother Lode" di Matteo Tortone ha infatti partecipato con ottimi risultati ai Work-in-Progress di ParisDoc al Cinéma du Réel nell’edizione 2020.
Lunedì 6 settembre "Mother Lode" avrà la sua anteprima mondiale alla 36° Settimana Internazionale della Critica.
Jorge lascia la periferia di Lima e la propria famiglia per cercare fortuna in una miniera d’oro, inseguendo la promessa della vena madre.
In un viaggio che si carica di presagi, dove realtà e pensiero magico si confondono, il mito della ricchezza si costruisce su un sacrificio dai contorni sempre più concreti, mentre labili e confusi diventano i confini tra vittime e carnefici.