Dopo cinque settimane di riprese tra Piemonte e Svizzera si è chiuso pochi giorni fa il secondo lungometraggio della regista biellese Luisa Porrino, “Tramonto a Nord Ovest”.
Film di formazione che narra le vicende di due giovani protagonisti ventenni- Luca (Giuseppe Saccotelli) e Margherita (Margherita Fantini) – che devono affrontare la prova di una possibile gravidanza, “Tramonto a Nord Ovest” è il risultato di un percorso che la regista, piemontese di nascita e romana d’adozione, ha realizzato con una squadra di esordienti, nel cast artistico come nella troupe, entrambi con una fortissima presenza di giovani piemontesi.
Il numeroso gruppo di lavoro è stato protagonista della presentazione che Luisa Porrino ha voluto organizzare martedì 25 maggio proprio a Biella, luogo centrale delle riprese, coinvolgendo le amministrazioni locali - nella figura del Sindaco di Biella Claudio Corradino, l'Assessore al Turismo Barbara Greggio, la Sindaca della città di Rosazza Francesca Delmastro - che hanno contributo e collaborato in maniera determinante alle riprese.
Un progetto con radici fortemente piemontesi anche per quanto riguarda i numerosi sponsor locali che hanno investito nel progetto, a partire dagli abiti di scena realizzati dallo storico Lanificio Cerruti di Biella, del noto stilista Nino Cerruti, che ha vestito in più occasioni importanti attori hollywoodiani.
Prodotto dalla Fargo Entertainment S.r.l., di proprietà della regista stessa, insieme al produttore associato Noura Cinema, con il beneficio del contributo selettivo alla produzione per opere di lungometraggio di particolare rilevanza artistica del Ministero della Cultura (MiC), “Tramonto a Nord Ovest” - coprodotto dalla società svizzera E-Motion Swiss con la partecipazione del Ministero della Cultura Svizzero (BAK), e Ticino Film Commission e dalla società francese Eloise Films e con il contributo della Region Sud - Provence - Alpes et Cote d’Azur - è stato realizzato per 3 settimane in Piemonte e 2 nel Canton Ticino con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund” e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Il cast tecnico – formato per il 60% da maestranze piemontesi - si è inoltre avvalso di molti ruoli femminili: la fotografia è stata curata dalla DOP Marina Kissopoulos, che ha già collaborato con la regista per il film “Porto il velo adoro i Queen”, la scenografia e costumi sono stati affidati alle giovanissime piemontesi Ludovica Spacca e Nadia Pistorello, trucco e parrucco a Roberta Bacco e Lia Mineo, la segreteria di produzione a Valeria Lacarra. Si cita anche l’esordio di Irene Castrogiovanni, operatrice e steady cam.
Anche il cast artistico si è avvalso di molti volti giovani a partire dai due protagonisti Margherita Fantini e Giuseppe Saccotelli, Marco Rezoagli, Chaimae Sellak e Mohamed Bakkal El Idrissi, nel ruolo di due giovani migranti, insieme a Cristina Renda, tutti al loro primo esordio sullo schermo.
A completare il cast Leonardo Nigro nel ruolo di Bacci, attore italo-svizzero che ha al suo attivo un premio come miglior attore protagonista Swiss Film Award, Marianella Bargilli, diplomata al Dams di Bologna ed attrice teatrale, Roberta Lena, e Mileti Udabotti, signora del teatro dialettale ticinese.
“Dopo tanta attesa girare questo film è stata un'esperienza indimenticabile, carica di emozioni e di creatività. Tra cast e troupe, dove sono presenti tantissimi esordienti, si è creato un feeling particolare che ci ha permesso di lavorare divertendoci, sempre, anche nelle location più ostiche da raggiungere e da gestire tra baite, boschi e sentieri del biellese e del Ticino". Questo il commento della regista Luisa Porrino che aggiunge “il film sarà pronto per settembre e spero possa presto trovare il suo pubblico in sala, con la distribuzione che sarà curata da Slow Cinema”
Sinossi ufficiale:
Luca (Giuseppe Saccotelli), un giovane ventenne, stanco e confuso dalla inaspettata ipotesi di paternità, decide di allontanarsi e raggiunge l’amico Paolo (Marco Rezoagli), pastore e astronomo, partito per un alpeggio svizzero con il suo gregge di capre, per guardare insieme le stelle.
Margherita (Margherita Fantini), la sua fidanzata, rimane sola in città ad affrontare un altro viaggio, una evoluzione da giovane ragazza a donna, che vuole e deve scegliere il suo futuro.
Mentre Luca cammina per i boschi alla ricerca di Paolo, scopre una serie di micro-mondi e di persone che per ragioni diverse sono emigrate, stanno emigrando o semplicemente migrano in una dimensione diversa da sé stessi.
La terra di confine e la ricerca di confini (ovvero proteggersi dal mondo troppo grande), spingono le persone a segregarsi in luoghi protetti, con l’anima sconfinata di chi sogna mondi infiniti.
Il protagonista indiretto, una trota dorata, che muove l’azione del protagonista, lo spinge verso il ritorno alla normalità.
Fanno da contorno alla storia, due profughi che Luca incontra per caso nei sentieri di montagna, Naila (Chaimae Sellak) e Yuseff (Mohamed Bakkal El Idrissi) e la famiglia di Bacci (Leonardo Nigro), che vive in una baita ferma nel tempo vicina al confine.