Il “primo tempo” della 69. edizione del Trento Film Festival, prima rassegna in Italia a tornare nelle sale cinematografiche, si è chiuso ufficialmente ieri, ultimo giorno per godere dei film messi a disposizione anche sulla piattaforma online.
In attesa del “secondo tempo” – che si svolgerà dal 9 al 13 giugno con il ritorno di MontagnaLibri il pubblico del Trento Film Festival ha votato per i lungometraggi preferiti: come ogni anno, infatti, sono due i premi che vengono assegnati attraverso la raccolta dei giudizi del pubblico.
Uno di questi è andato a "La casa rossa" di Francesco Catarinolo, che vince il Premio del pubblico Miglior Lungometraggio – DAO Conad e che quindi conquista un nuovo riconoscimento dopo il Premio Lizard – Viaggio e avventura e il Premio Solidarietà Cassa Di Trento.
Prodotto dalla torinese Tekla Films e Vidicom Media, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e IDM Film Fund & Commission, il film racconta la vita e il lavoro di Robert Peroni, il noto esploratore e scrittore sudtirolese che, dopo diverse spedizioni in Groenlandia, ha scelto di vivere nella remota località di Tasiilaq, dove ha aperto un centro di accoglienza per turisti, divenuto una risorsa e punto di riferimento anche per la comunità locale.
Le riprese del film sono state realizzate nella primavera scorsa, quando, come raccontato dai media nazionali in quella fase di emergenza, la troupe di quattro documentaristi italiani è rimasta bloccata in Groenlandia, in seguito ai primi casi di Covid-19 registrati nella capitale Nuuk, e al blocco dei voli.
Sono state quasi 46mila le visioni dei film in streaming, per un numero di utenti della piattaforma che ha superato ormai quota 10mila, a cui si aggiungono gli oltre 3mila biglietti staccati alle casse del Multisala Modena di Trento, che dal 1 al 9 maggio ha riaperto al pubblico del Festival.