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19 Luglio 2016

Il cortometraggio Quello che non si vede (Italia, 2016, 10'30'') del torinese Dario Samuele Leone prodotto da Ouvert, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Short Film Fund, conquista il primo premio di 1000 euro in occasione della cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso internazionale di cortometraggi Metropolis, che si è svolta a Matera presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi.

Questa la motivazione con cui è stato assegnato il primo premio al corto del regista torinese Leone: “Quello che non si vede dà voce e volto ad una versione inedita e originalissima di alienazione del lavoro: non l’uomo che si fa macchina, secondo il topos novecentesco del cinema sul lavoro, a partire da Tempi moderni, bensì l’uomo nella macchina. Una macchina che non sostituisce l’uomo, ma semplicemente e fisicamente lo incorpora, rendendo l’automazione ciò che si vede e l’apporto umano, appunto, quello che non si vede. La vita di questo piccolo uomo non si vede, eppure esiste, nel chiuso di quella scatola che contiene il dolore e la solitudine che accompagnano gesti ripetuti di una ignota micro-catena di montaggio. E’ una metafora efficacissima e geniale, forse l’ultima possibile per descrivere la parabola del lavoro. E’ una metafora che ricorda quella con cui Walter Benjamin illustrava le sue Tesi sulla filosofia della storia: quella macchina degli scacchi in grado di sbaragliare qualsiasi scacchista, ma che in realtà celava un inganno, perchè c’era un nano sotto il tavolo a determinare le mosse, un nano che, per Benjamin, rappresenta la teologia che muove il materialismo storico. Ecco, forse la metafora di Leone ci racconta che fine ha fatto il secolo del lavoro: non comanda più la scacchiera della Storia, ma distribuisce caffè e bevande ai consumatori ignari e sempre insoddisfatti”.

Responsabile Comunicazione e Stampa
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Ufficio Comunicazione e Stampa
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