Un cacciatore sta seguendo un branco di cervi da ormai molto tempo. Il sole ha lasciato spazio alla notte e a una tempesta di neve. Mentre cerca le tracce lasciate dagli animali, fa uno strano e inaspettato incontro. Un vecchio uomo, ricoperto da una folta pelliccia, lo invita a seguirlo. Si fida, ma dopo qualche metro, affondando nella neve, crolla stremato a terra. Lo sconosciuto lo stringe a sé e, tenendolo in braccio, lo conduce al riparo nella sua baita, lo corica in un letto e lo nutre. Febbricitante, sogna di essere circondato dal branco di cervi che prima inseguiva, come fosse uno di loro. Una voce gli sussurra “Non appartieni a questo luogo, và via.”

Al suo risveglio il cacciatore fugge dalla strana abitazione. Al villaggio le persone sono molto sorprese di vederlo. Pensavano che fosse morto. Il cacciatore è sgomento: pensa di esser stato via solo una notte, ma loro gli dicono che invece è mancato per più di un mese.

Dai miti della cultura contadina del paese nel quale ho sempre vissuto ha avuto inizio la ricerca. In varie culture contadine si adotta una tecnica di caccia la quale prevede che il cacciatore, per snidare la preda, si trasformi nell’animale cacciato. Il rischio di questo processo di trasmutazione consiste però nell’eventuale perdita di controllo che comporterebbe il divenire totalmente animale dell’uomo. La messa in discussione dell’antropocentrismo è il tema fondamentale del film. A tal proposito Michelangelo Frammartino, regista con il quale ho più volte lavorato, dice: “Mi piace filmare i riti perché hanno una sceneggiatura di ferro, impeccabile. Il cinema è tutto costruito sull’uomo: il linguaggio, la scala dei campi e dei piani. Quando filmi qualcosa che non è umano il linguaggio comincia a scricchiolare, ma comincia a scricchiolare anche il dispositivo. Il dispositivo è costruito in una maniera che non presuppone lo spostamento dell’umano. Spostare l’uomo non è solo un’operazione concettuale poiché diventa necessario costruire un nuovo linguaggio.”

Regia
Davide Palella
Soggetto
Davide Palella
Sceneggiatura
Davide Palella
Fotografia
Andrea Benjamin Manenti
Montaggio
Davide Palella
Suono
Storm D’Amico
Altri credits

Danilo Monte (Post-produzione); Tommaso Barbaro (Sound Design e Mix); Andrea Grasselli (Camera Assistant)

Direttore di produzione
Marco Crispano
Organizzatore generale
Emma Thompson
Produzione esecutiva
Marco Crispano
Produttore
Andrea Gatopoulos
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Short Film Fund - giugno 2023
Distribuzione
Lights On
Operatore steadycam
Andrea Agnisetta
Ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2023