Palermo, estate 1993. Un vecchio drago e una bambina vivono insieme in un’umile villetta. Il drago insegna alla bambina come curare l’orto, fare gli gnocchi, prendersi cura degli altri, il valore del tempo. Mentre la bambina diventa una donna e il drago invecchia, il vento di settembre segna la fine dell’estate e dell’infanzia. La bambina capisce che niente è eterno, nemmeno il suo drago. Quando il drago vola via, le lascia in eredità tutti i suoi insegnamenti: l’importanza delle radici, della famiglia e del tempo dedicato alle persone care.

Mio zio, Leonardo Scalia, era un drago.

Una creatura mitologica, di un’altra epoca. Segnato dalla guerra, ha vissuto una lunga vita semplice. Un uomo ruvido come un drago, ma dolce come un bambino. Il suo ultimo insegnamento, fu anche il più grande: l’importanza del tempo. Aràsciu, in dialetto siciliano, significa lentamente, adagio. Perché, come diceva lui, la vera bravura è andare piano. Andare adagio vuol dire apprezzare ogni piccola cosa. Godersi i momenti con le persone che ami, perché non saranno lì per sempre. Questo film è dedicato al mio drago, ma si rivolge a tutti. É una storia semplice, senza dialoghi, che rende dei pensieri densi di significato comprensibili anche per un bambino, e i suoi contenuti universali e senza tempo. La bambina e il drago rappresentano l’innocenza e il futuro da una parte, la saggezza e le radici dall’altra. Il legame fra la bambina e il drago diventa il legame fra passato e futuro, tra il giovane e il vecchio, fra chi va veloce e chi, invece, aràsciu.

 

Regia
Angela Conigliaro
Soggetto
Angela Conigliaro
Sceneggiatura
Angela Conigliaro
Fotografia
Angela Conigliaro
Montaggio
Angela Conigliaro
Musica originale
DALAL
Altri credits

Nørlum (Animazione)

Produzione
beQ entertainment
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Short Film Fund - dicembre 2022
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio 2024