La vita e l’arte di Raffaele Celeste (detto Nini) Rosso, trombettista amante del jazz, che negli anni 60 ha ottenuto un successo planetario, con 3 dischi di platino (30 milioni di lp) e 6 dischi d’oro (6 milioni di singoli). La sua fama vive ancora in Giappone, dove era trattato come una rockstar, incarnando l’amore dei giapponesi per il belcanto italiano, da Caruso a Pavarotti.
Un personaggio fuori dal comune, un musicista che visse sempre in bilico tra la passione per il jazz e il fascino dei riflettori. Protagonista della scena pop italiana e assiduo frequentatore della programmazione Rai di quegli anni, fu un incurabile “vagabondo”, incapace di stare nello stesso posto per troppo tempo.
Il racconto passa attraverso la narrazione dei luoghi nei quali il suono della sua tromba si è evoluto. Luoghi geografici e privati: nazioni (Italia, Francia, India, Giappone...), città (Torino, Cuneo, San Michele di Mondovì, Limone Piemonte, Calcutta, Roma, Tokyo...), quartieri (Porta Palazzo e Vanchiglia a Torino, Porta Portese a Roma), interni (il teatrino privato della villa romana e gli studi Rai di Viale Mazzini).
La “memoria” della sua tromba, incarnata da un attore, fornisce il focus narrativo sulle gesta umane ed artistiche di questo grande interprete.
L’idea di questo film nasce dalla volontà di rendere omaggio ad un interprete che ha raggiunto un’ enorme fama prima di tutto in Europa, ma soprattutto in un luogo decisamente distante dai suoi orizzonti musicali ed artistici in senso più ampio: il Giappone. Il pubblico italiano dell’epoca ha seguito e conosciuto le sue gesta grazie alla rivisitazione del “Silenzio” in chiave di musica leggera, nonché alle sue numerose partecipazioni ai programmi Rai più in voga, al Cantagiro e Canzonissima, ma ignora il successo “da rockstar”, che ha vissuto nel Paese del Sol Levante, dove passava dai 6 agli 8 mesi ogni anno. In particolar modo, i riconoscimenti nel numero di copie vendute in carriera (30 milioni di lp e 6 milioni di singoli), fanno di lui un unicum per l’epoca. Come sia stato riconosciuto ed apprezzato in una cultura così lontana dalle sue terre di origine, sarà il fulcro della narrazione. L’introduzione di un personaggio in carne ed ossa, che rappresenta in modo surreale la tromba, compagna delle scelte più importanti della vita di Nini, darà corpo in senso fisico a un caleidoscopio di avventure fuori e dentro la musica, al racconto della passione di un grande musicista dal cuore “zingaro”, incapace di stare troppo a lungo fermo nel suo Paese.