Piraino è un piccolo paese della Sicilia quasi disabitato, arroccato tra le montagne e il mare. Tra i pochi giovani rimasti, Antonio e Agostino sono amici per la pelle, cresciuti insieme sognando di emergere, viaggiare, conquistare il mondo.
Molti anni dopo, un Antonio venticinquenne vive a Londra già da un pezzo lavorando come cameriere presso una catena di ristoranti italiani. A Londra Antonio era convinto di trovare la vita che sognava da ragazzo, ma, in effetti, i soldi bastano a malapena per sopravvivere, e nonostante la vita notturna entusiasmante e la moltitudine di gente che affolla le strade di Londra, Antonio è profondamente solo. Con l’amico Agostino non si sente da ormai sei anni - ha provato a cercarlo invano su facebook - e a Piraino non c’è più nessuno ad aspettarlo. Decide così di vendere l’oliveto ereditato dal nonno con l’idea di ricominciare da qualche altra parte, forse in Australia.
Dopo essere stato sbattuto fuori di casa per un ritardo con l’affitto, Antonio decide di partire per concludere la cessione della sua proprietà. Poco prima di partire, però, arriva un messaggio di Agostino che finalmente si è fatto vivo.
Decide quindi di fare tappa in Germania per raggiungere l’amico, che intanto è emigrato a Monaco dove è diventato camionista. I due amici d’infanzia si riabbracciano dopo tanto tempo. Agostino è quasi irriconoscibile: si è fatto biondo, porta l’orecchino e si fa chiamare August. E’ dichiaratamente omosessuale.
Nuovamente insieme, i due ragazzi intraprendono un viaggio in camion in giro per l’Europa all’insegna di nuovi incontri e nottate folli. Agostino fa conoscere il suo mondo ad Antonio, che sembra essere solido e altrettanto libero e stravagante. Agostino guadagna bene, sembra felice e ama la vita. Finalmente Antonio sembra tornato quello di un tempo: brillante, spensierato, felice. Fino a quando, però, gli arriva una chiamata: se vuole vendere il suo casolare, Antonio deve tornare in Sicilia in breve tempo. Ad aggravare la situazione c’è il ritardo che Agostino si ritrova ad
avere accumulato a causa di una notte di festeggiamenti. Per recuperare, Agostino infrange le regole delle pause e guida sotto l’effetto di anfetamine che lo portano e fare un brutto incidente con il camion.
I due amici si ritrovano bloccati in un paesino sperduto in mezzo al niente. Aiutati da Karl, un ex-meccanico oggi un contadino di una piccola azienda agricola, i due riescono ad accordarsi per sistemare il camion e permettere ad Agostino di consegnare il carico. Ma Karl non vuole i soldi, è contro la sua filosofia di vita “sostenibile”: lui vuole fare uno scambio. I due amici si ritrovano quindi a lavorare nell’azienda di Karl, dove rievocano i ricordi del passato e i problemi che li attanagliavano quando vivevano a Piraino e che oggi li porta a comprendere quanto le loro vite siano profondamente diverse.
Nella fattoria Antonio incontra per la prima volta i wwoofers ospiti di Karl, ragazzi provenienti da tutto il mondo che vogliono imparare il mestiere del contadino in cambio di cibo e ospitalità. Tra loro Antonio conosce Emily, una ragazza giovanissima che ha lasciato tutto per seguire la sua vera passione: la terra. Antonio è affascinato dallo spirito libero di Emily e tra i due ragazzi nasce una storia breve ma intensa, autentica.
Il giorno dopo, Agostino deve ripartire per consegnare. Cerca Antonio che sembra essere sparito. Agostino decide di non rischiare con il suo lavoro e decide di partire senza l’amico, ma all’ultimo, ancora una volta, è Antonio a raggiungerlo. Sul camion si respira una certa tensione tra i due: Antonio mette in dubbio la loro amicizia mentre Agostino vorrebbe spiegare le motivazioni della sua partenza improvvisa e il motivo per cui non si era fatto sentire per tutto quel tempo. Liberandosi, finalmente, i due scoprono quanto in verità le loro vite siano cambiate e ora siano diverse, ma, altresì, quanto la loro amicizia sia autentica. Profondamente cambiato dall’esperienza del viaggio, dal confronto con l’amico e dall’incontro con Emily, Antonio ritorna finalmente a Piraino, dove ritrova dopo tanti anni i luoghi della sua infanzia, dei suoi affetti, della sua vita. Nel momento in cui dovrebbe vendere il suo oliveto e reinventarsi una vita altrove, si ritrova a guardare la sua terra con occhi nuovi, per la prima volta capaci di riconoscere il valore reale delle proprie origini, e, soprattutto, come il valore di un’amicizia ritrovata sia strettamente connesso alla sua terra d’origine.

Regia
Simone Catania
Fotografia
Paolo Ferrari (D.O.P.); Marco Costantini (Video Assist Torino); Giulia Manelli (Fotografa Di Scena)
Scenografia
Andrea Urso (Scenografo); Giuseppe Santuccio (Attrezzista)
Costumi
Laura Costantini (Costumista); Isabel Ruiz (Assistente Costumista)
Suono
Francesco Rolandi (Fonico); Marco Pagliarin (Microfonista)
Operatore
Nunzio Gringeri (Operatarore 2); Tiziano Carfagnini (Assistente Operatore); Gabriele Gallareto (Assistente Operatore 2)
Truccatori e parrucchieri
Gennaro Marchese (Capo Makeup&Hair)
Aiuto regia
Giulio Cupperi
Segretario di edizione
Altri credits

Francesca Portalupi (Coordinatore Di Produzione). Fabio Dell'orco (Capo Elettricista); Maurizio Dell'orco (Elettricista). Marco Piretto (Capo Macchinista Torino); Leandro Pagano (Macchinista). Roberto Sandri (Pilota Drone / Backstage). Massimo De Pellegrino (Parrucchiere). Guerrino De Vincentiis (Aiuto Autista Scenografia); Mauro Vedovello (Autista Mercedes)

Direttore di produzione
Loredana Manili
Ispettore di produzione
Organizzatore generale
Ariens Damsi
Produzione esecutiva
Marilù Paguni
Produttore
Marco S. Puccioni, Giampietro Preziosa
Co-produttore
Michele Fornasero di Indyca
Produzione
Inthelfilm s.r.l. (Roma)
Assistente scenografo
Assistente alla regia
Ilaria Schipa
Assistente di produzione
Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2022