Domenica 28 aprile 2024 presso il MOMI - Museo del Cinema di New York nell’ambito del 13° Queens World Film Festival, sarà presentato “Il lago incantato”, nuovo film del regista piemontese Max Chicco.
“Il lago incantato”, realizzato in collaborazione con il Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino e grazie al bando Cinema e Formazione nell’ambito del progetto ministeriale “Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole" promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ed il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, è prodotto dal MIM e dal MIC con la produzione esecutiva a cura di Meibilab e si avvale di una forte rete di collaborazioni tra cui spiccano il Comune di Balangero, la RSA srl, Piemonte Movie e Cinedehors.
Interpretato dai giovani Sofia Elia e Simone Zanetti, il film è un’avventura di giovani, una storia di crescita e redenzione. Mauro Stante, Patrizia Pozzi, Simona Meneghin, Alice Riccardi e Roberto Pitta completano un cast di grandi professionisti, tutti torinesi. Fotografato da Davide Piazzolla, musicato da Claudio Vernetti, scritto dallo stesso Max Chicco con Gigi Colasanto e Stefano D’Antuono con la supervisione di Simona Rapello, il film inizia il suo lungo percorso di festival e rassegne.
Sinossi:
L’amiantifera di Balangero, il mostro. Dal latino monstrum, “prodigio”, qualcosa di meraviglioso e insolito allo stesso tempo. È in questo contesto che Eleonora, una ragazza di diciassette anni, energica e curiosa e con una grande passione per il videomaking, troverà casualmente un misterioso filmato ritraente sua madre Simona da giovane e la sconvolgente presenza di uno spaventoso mostro nella cava. Questo la spingerà a voler realizzare un film per dimostrare la veridicità della leggenda del “mostro della cava”.
Accompagnata dall’amico Leo si avventurerà tra i boschi circondanti la cava, area ormai inaccessibile da trent’anni a causa dei lavori di bonifica al territorio. Con un finale mozzafiato in cima al mondo Eleonora e Leo osservano un lago incantato pieno di sofferenza ma anche di speranza per un futuro da scrivere.