Avete mai sognato di vivere in una villa immensa? Vorreste viverci ancora se questo posto diventasse la vostra prigione?

Dodici persone e un gatto si ritrovano in una casa dalle uscite completamente sbarrate. Non si conoscono e sono ignari di come ci siano finiti, ma scopriranno ben presto che l’intera casa è teatro di fenomeni sovrannaturali, non ultimo il fatto che sia completamente sepolta sotto terra. I dodici sono divisi in due piani, inizialmente separati. In alcuni di loro prevarrà la parte logica e cercheranno di trovare l’uscita in modo razionale, mentre altri, più suggestionabili, asseconderanno il gioco della casa. Tra oggetti che appaiono e scompaiono, porte che si aprono di volta in volta su stanze diverse, black out e terremoti sempre più forti, si creeranno fazioni che si scontreranno per sopravvivere e tornare a casa.

Noi autori, Nicola Bandini, Alessio Arbustini e Massimo Ciancabilla, siamo accomunati oltre che dall’età (abbiamo tutti tra i venti e i venticinque anni) e dalla Scuola Holden (di cui abbiamo frequentato il master), anche da una insana passione per il cinema e le serie televisive, o meglio, per le grandi storie passate attraverso il cinema e le serie televisive.
Apparteniamo a quella fascia di persone che si incanta perdutamente davanti alle grandi serie degli ultimi anni, che ne studia i meccanismi narrativi e le strategie, che continua a pensarci per giorni. Quando ci è venuta in mente l’idea che poi è diventata Home, ci è sembrato che fosse forte abbastanza da reggere una storia grande come quelle che ci appassionano; l’abbiamo scritta a grandi linee e abbiamo creduto immediatamente che meritasse di essere girata per davvero. Allora ci siamo inerpicati nel ragionamento che ha portato Home a prendere una struttura di una Serie.
Quello che più ci piace di questo genere di storie è la forza narrativa che lega lo spettatore a un gruppo di personaggi in modo molto più saldo di quanto potrebbe fare con un protagonista solo. Inoltre, il vero fulcro non è rappresentato esclusivamente dall’intreccio, ma dai personaggi stessi: approfondirli, vederli interagire, guardarli relazionarsi, affrontarsi, odiarsi, amarsi e svelarsi agli altri è quello che tiene davvero lo spettatore incollato allo schermo e che rende la serie, puntata dopo puntata, assolutamente addictive.
Il taglio registico sarà moderno e particolare, vogliamo che si distanzi dal taglio classico per abbracciare trovate nuove, senza che però il coinvolgimento ne risenta, neanche in maniera minima .

Il montaggio di norma sarà svelto e ritmato, considerando che le singole puntate sono raccontate in tempi corti. Il respiro si farà più ampio nei momenti più dolorosi o commoventi, per aumentare l’empatia e la partecipazione dello spettatore.

Regia
Federico Lagna
Soggetto
Nicola Bandini, Massimo Ciancabilla, Alessio Arbustini
Sceneggiatura
Nicola Bandini
Costumi
Cristina Danini, Giulia Bertona
Suono
Tommaso Bosso (Fonico); Guglielmo Diana (Microfonista)
Operatore
Federico Lagna, Davide Cerreja Fus, Matteo Mascetti, Iris Brognara
Effetti speciali
Valentina Rivetti
Truccatori e parrucchieri
Nadia Corvino
Aiuto regia
Davide Cerreja Fus
Interpreti
Lorenzo Romoli, Riccardo Leto, Raffaella Tomellini, Lilly Bollino, Simone Moretto, Renato Cravero, Andrea Murchio, Nicolò Raspino, Valerio Codispoti, Filippo Losito, Roberta Vasario, Sara Bertazzini, Carolina Borri.
Produzione esecutiva
Nicola Bandini
Produzione
Epica film (Torino), Scuola Holden (Torino)
Con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Assistente alla regia
Claudio Giordano
Ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2020